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Il Riassunto del Gioco

Bisogna immaginare il campo di calcio diviso in 7 zone: l'area piccola in cui c'è il proprio portiere, area di rigore in cui ci sono i propri 2 difensori ed i 2 attaccanti avversari, la propria trequarti in cui ci sono i 2 propri ter-zini ed i 2 registi avversari, il centrocampo in cui ci sono i 2 propri cen-tromediani ed i 2 centromediani avversari, la trequarti avversaria in cui ci sono i 2 propri registi ed i terzini avversari, l'area di rigore avversaria in cui ci sono i 2 difensori avversari ed i 2 propri attaccanti e l'area piccola del portiere avversario. La fase delle "marcature ad uomo" si calcola confrontando i voti delle seguenti sfide contrapposte: 2 (d) contro 11 (a) - 3 (d) contro 10 (a) - 4 (t) contro 9 (r) - 5 (t) contro 8 (r) - 6 (c) contro 7 (c) - 7 (c) contro 6 (c) - 8 (r) contro 5 (t) - 9 (r) contro 4 (t) - 10 (a) con-tro 3 (d) - 11 (a) contro 2 (d).

La sfida viene vinta dal calciatore che ha conseguito il voto più elevato ed il numero di sfide vinte dalle squadre determina il numero massimo di goal realizzabili da ciascuna squadra che vale cumulativamente sia per la fase della conversione dei goal "ufficiali" in goal "reali" che per quella denominata delle "azioni goal". I goal realizzati dai calciatori di ciascuna squadra nelle partite reali delle gare del campionato di calcio di serie A sono denominati goal "ufficiali" ed i goal "ufficiali" si possono convertire in goal "reali". La conversione dei goal "ufficiali" in "reali" si attua auto-maticamente quando una squadra vince un numero di scontri diretti uguale o superiore al numero di goal "ufficiali" segnati nelle gare reali questi si convertono automaticamente; se, invece, il numero degli scontri diretti vinti èinferiore a quello dei goal "ufficiali" segnati si convertono solo un numero di reti uguale al numero di scontri diretti vinti.

Per andare a rete (con le "azioni goal") ogni calciatore deve (dopo aver superato il proprio marcatore) confrontarsi con la media voto del reparto successivo, e poi eventualmente con quella del portiere, tenendo pre-sente che ad ogni successivo passaggio in una zona di campo progres-sivamente più vicina alla porta avversaria corrisponde un calo (di 0,25) nella prestazione (voto) del calciatore e che in caso di parità tra il rendimento (voto) del calciatore che attacca e del reparto (o calciatore) che difende (media del reparto e/o portiere avversario) vince la squadra che si difende.

Dopo aver saltato il proprio marcatore, i calciatori possono tentare di andare in goal, tenendo però presente che l'attaccante, vinto il proprio scontro diretto, per segnare deve superare con il proprio rendimento meno 0,25 (in quanto avanza di una zona di campo) quello del portiere avversario, per gli altri ruoli c'è l'ulteriore difficoltà di doversi misurare con la media del reparto successivo (ed è quindi sempre più difficile segnare man mano che ci si allontana dai ruoli offensivi).

Ci sono, poi, delle particolarità come ad esempio l'espulsione: in questo caso viene sottratto a tutti i calciatori di movimento (escluso l'espulso) della squadra 0,5, se l'espulsione è avvenuta nel primo tempo o 0,25 se l'espulsione è avvenuta nel secondo tempo (per simulare lo sforzo di giocare in inferiorità numerica) e come ad esempio le autoreti: le autoreti dei portieri si convertono automaticamente, mentre le autoreti dei calciatori di movimento si convertono solo a condizione che il portiere avversario abbia avuto come voto meno di 6,5.



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